Recensione esordienti: Il testamento del Conte, di Tea Vergani e Franco Marani…

Il testamento del Conte, di Tea Vergani e Franco Marani

UN GIALLO NON GIALLO CHE CONSIGLIO. Voto: 3 su 5

Autore: Tea Vergani e Franco Marani. Editore: Amazon KDP. Anno: Ottobre 2023. Pagine: 176. Genere: Gialli, Narrativa

Il testamento del Conte, di Tea Vergani e Franco Marani
Il testamento del Conte, di Tea Vergani e Franco Marani

Ho appena finito di leggere questo giallo non-giallo. Lo stile c’è, si vede che gli autori hanno mano ed esperienza nello scrivere. Buoni anche i contenuti in quanto il romanzo attraversa la storia di una famiglia e di una piccola frazione del ferrarese con dovizia di particolari interessanti, ed esprime, con ottimismo, quel che sarebbe bello divenisse ordinaria amministrazione, in Italia e non solo. Parlo di ricerca delle proprie radici storiche e familiari, di impegno nel conservare cultura, natura e tradizioni.

“Il testamento del Conte” racconta brevemente una saga familiare dove relazioni e affetti confliggono con gli interessi economici ed emergono desideri repressi che causano violente efferatezze.

Il protagonista del romanzo, Franco Marani, vive a Sezzadio, piccola località piemontese. Il ritrovamento casuale di un antico documento medievale gli farà iniziare un percorso verso la scoperta della storia antica della famiglia paterna.

Primo risultato della ricerca è però la pacificazione con la nonna materna, ebrea, che vive vicino a Ferrara. Qui la narrazione sugli ebrei con ricche descrizioni di ambienti, usanze e tradizioni in quel territorio che tutt’ora ospita una nutrita comunità.

Proprio la consistente eredità della nonna ritrovata causerà la parte noir del romanzo, che ho subito definito giallo non-giallo in quanto il colpevole e i suoi delitti vengono narrati scopertamente.

Ne consiglio la lettura.

Detto questo, mi ha stupito che, come in quasi tutte le mie letture di esordienti (anche se questi autori sembrano essere tutto fuorché esordienti…) anche questa opera si possa essere stilisticamente dividere in due parti di qualità contrastanti: nella prima parte ci sono continue le ripetizioni di parole e contenuti uguali su frasi in sequenza; la seconda, ottima sotto tutti i punti di vista, fa pensare che sia stata scritta da mani diverse.

Ma a questo sapranno rispondere molto meglio gli autori.

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