UN GIALLO CHE FA ANCHE DIVULGAZIONE. Voto 3,5 su 5.
Autore: Nadia Blardone e Daniela Violini. Editore: Amazon KDP. Anno: Gennaio 2023. Pagine: 188. Genere: Gialli, Mystery
Un giallo strano perché, nella sua brevità, oltre a parlare della violenza e dell’indagine di un omicidio, affronta anche un caso di omofobia e di violenza sulle donne. È lodevole questo tipo di divulgazione nel contesto di una lettura piacevole, in fondo questo è anche il mio stile, però in questo caso le autrici hanno tolto spazio alle peculiarità dei protagonisti, di cui si parla meno di quel che servirebbe.
Questo giallo è ambientato a Torino, d’inverno. Tutto comincia con Miranda che, rientrando a casa sul far della sera, sente un urlo agghiacciante, si ripara dietro un albero e vede un’ombra uscire da un androne e darsi alla fuga tra la pioggia. Nemmeno denuncia, tant’è che il corpo della vittima verrà scoperto solo qualche giorno dopo. C’è un altro testimone del delitto, anche questo omertoso per motivazioni assai diverse…
La vittima, si scoprirà, è Ada, insegnante prossima alla pensione, una vita dedita all’insegnamento e, in sordina, quasi di nascosto, molto attiva nell’aiutare donne in difficoltà.
Le autrici partono da questo fatto per raccontare la quotidianità di alcuni fatti di cronaca, eviscerando le vite delle persone che condividevano le giornate della vittima, solo apparentemente schiva e riservata.
Così è per il preside della scuola di Ada, Gilberto, ex insegnante sensibile e attento, emigrato da poco a Torino, che sta ancora prendendo le misure con il nuovo incarico. Poi c’è il commissario Lauria, paesano di Gilbetro, cui lo lega un’amicizia di lunga data. C’è Michele, allievo di Ada e vittima di omofobia a scuola e c’è ovviamente la protagonista iniziale.
La farmacista Miranda, una donna solo apparentemente moderna e sicura, in realtà si porta dietro ormai da molti anni problemi mai affrontati e superati, che le causano vuoti comportamentali che nemmeno lei capisce, finchè l’incontro con tutto ciò che circonda la vitima non la spronerà a crescere
E mentre il commissario e Gilberto risolvono lentamente l’indagine, il racconto porta alla scoperta che spesso, nella realtà, i veri mostri si celano dietro insospettabili ruoli di garanzia, come un insegnante, o che una vicepreside sia vittima della violenza maschile. A quel punto il giallo giunge ad una conclusione prevedibile, e c’è pure un finale di speranza, il che non guasta.
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