UN ROMANZO “VUOTO”… Voto: 1,5 su 5.
Autore: John Grisham. Editore: Mondadori. Anno edizione: 2011. Pagine: 488. Genere: Thriller, Gialli, Romanzi
Interrompo la mia annata 2023 da recensore di esordienti con questo legal thriller pubblicato in Italia nel 2011, un libro che mi fu regalato e che languiva da almeno 2 anni nella mia libreria. Non avrei mai creduto di fare un bel passo indietro (qualitativo) rispetto alle letture appena fatte…
Dopo tanti successi, l’autore ha provato a descrivere – purtroppo senza coinvolgere – uno spaccato reale di quello che è attualmente a professione legale negli States, e non solo… Una amministrazione della giustizia che offre – molto più che in passato, quando i giudici erano sicuramente più integerrimi – spazi assai ampi di manovra a legali dall’etica (e onestà) non proprio cristalline. Se da un lato si permettono troppe azioni collettive contro aziende ricchissime da mungere a dovere (anche se queste sono – moralmente ed eticamente parlando – spesso indifendibili) dall’altra sono sempre meno coloro che si battono per porre rimedio ad atroci ingiustizie, nella fattispecie quelle che sconvolgono le semplici vite di povere famiglie…
In questo romanzo molto legal e poco thriller questi personaggi ci sono tutti: due soci anziani, il sessantaduenne Oscar Finley e il quarantasettenne ex alcolista Wally Figg, la cui principale fonte di guadagno viene dal vicino, trafficatissimo incrocio stradale, che produce una gran mole di incidenti con conseguenti vittime bisognose di patrocinio legale.
La normalissima routine viene stravolta, all’improvviso, dalla scelta sbagliata di volere fare il grande colpo con una class action multimilionaria e sistemarsi così una volta per tutte. Capita a pennello l’arrivo improvviso di un associato giovane, David Zinc – avvocato rampante scappato da un grossissimo studio che funzionava a mo’ di catena di montaggio, con onorari fatturati a oltre 500 dollari/ora – a causa di un lavoro senza orari che non gli lasciava una vita privata, un po’ di tempo da trascorrere con la splendida donna appena sposata, cose che uno stipendio da quasi ricco con poteva controbilanciare adeguatamente…
In questo improvvisato insieme di ambizioni esagerate, incompetenze profonde, speranze di una anticipata pensione dorata, voli pindarici e drammatiche cadute nella realtà, molto ci si annoia e un po’ si ride, ma soprattutto ci si chiede fino a che punto saranno riusciranno ad essere incapaci i tre protagonisti, se ci sarà un limite al massacro che subiscono, ed anche il senso di tutto questo.
E non può bastare un finale finalmente al livello – conosciuto e molto amato – di John Grisham a salvare questo romanzo, che mi è parso una mera operazione commerciale molto, molto di più di quanto non lo sia in realtà… Peccato!
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