IL MIGLIOR THRILLER LETTO NEGLI ULTIMI ANNI. Voto: 5 su 5.
Autore: Dazieri Sandrone. Editore: Harper Collins. Anno : Ottobre 2022. Pagine: 482. Genere: Giallo, Thriller
Non ho mai letto molto gli italiani, affermati, che pubblicano polizieschi, serial thriller, ecc. in quanto ho sempre ritenuto gli autori in lingua anglosassone assai più piacevoli come stile e struttura del racconto.
Ogni tanto ci riprovo, però dopo Giorgio Faletti non ho più trovato autori che mi hanno entusiasmato. Questo thriller di Sandrone Dazieri – che non conoscevo – mi invece è piaciuto moltissimo, di gran lunga il miglior thriller letto negli ultimi anni.
L’inizio è strepitoso e ti incolla subito alle pagine. In sintesi, l’adolescente Amala viene rapita e di lei non si hanno più notizie. La polizia indaga, senza risultati. Ci si mette la zia di Amala, Francesca, avvocato, ma solo perché il fatto è troppo simile ad una serie di omicidi seriali avvenuti in zona trent’anni prima ad opera dio un maniaco seriale battezzato il Persico dai giornali. Lei, da inesperto avvocato d’ufficio, allora non era riuscita a salvare dalla condanna il colpevole, evidentemente sbagliato, come emergerà dalle sue, nuove, indagini. I delitti in fotocopia, pur occultati ad arte, le suggeriranno che il Persico continuò ad operare indisturbato (grazie all’apporto di chi invece avrebbe dovuto catturarlo).
Ma ben altri saranno i colpi di scena nel sottofondo malmostoso della violenza di genere (in questo caso le vittime sono tutte ragazzine) e quel che ne risulta è che, tra i personaggi che via via si susseguono, alla fine il carnefice sarà poco carnefice, e chi dovrebbe cercare giudicare il carnefice si rivelerà di livello assai basso.
Tra le varie cose, Dazieri descrive crudeltà, e anche le crudezze, di quegli apparati dello Stato – anche loro son fatti di uomini, con i pregi e i difetti di tutti gli uomini – che dovrebbero perseguire la Giustizia e dovrebbero farlo costi quel che costi. Insomma uno spaccato vero di mondo, senza le edulcorature e gli eroi senza macchia e senza paura cui ci ha abituati chi fa letteratura o cinema.
In definitiva una lettura che prende sempre di più, una storia ben costruita e montata, precisa come gli ingranaggi degli orologi di una volta, che fomenta una tensione crescente, a tratti angosciante… Gli ultimi capitoli li ho letti senza fermarmi.
Assolutamente da leggere, ma sconsigliato agli stomaci deboli.
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