Vacanze a Tropea, Calabria

Vacanze a Tropea, Calabria

Quest’anno, complice un budget ridotto, e una buona offerta, abbiamo deciso di fare le vacanze a Tropea, in Calabria.

Davvero difficile programmare le ferie quando i soldi sono contati, molto difficile perchè eravamo abituati a partire – con l’aereo – almeno due volte all’anno, oltre a una serie di weekend dislocati strategicamente. Prima di rinunciare del tutto abbiamo fatto un po’ di ricerche così, per divertimento, facendo finta che… E giocando ci è capitata sotto agli occhi una offerta a pennello. E così eccoci a Tropea, insieme ad una coppia di amici, con cui ci saremmo trovati a cena un paio di volte, per dividere – car sharing – il viaggio.

La cittadina che ci ha accolti è un gioiellino baciato da spiagge bianche e mare azzurrissimo. Sembrano frasi fatte, ma è davvero così. Tropea è caratterizzata da una enorme roccia (tutti l’abbiamo visto almeno una volta in cartolina), che sembra un isola ma non lo è, sulla quale si erge la Chiesetta dell’Isola, appunto.

Il nostro primo obiettivo era rilassarci e non è stato difficile. A Tropea il tempo scorre lentamente, i ritmi sono tranquilli e sulle ampie spiagge spesso l’unico rumore che si sente è quello del vento e delle onde che si infrangono. Ci siamo suddivisi equamente tra la spiaggia del paese, la spiaggia di Grotticelle a Capo Vaticano, con un’acqua dai colori meravigliosi, la spiaggia di Baia di Riaci, incantevole e le Spiagge Rosse, nell’Isola di Capo Rizzuto, che mostra ad ogni ora del giorno sfumature diverse, strane e meravigliose.

Ma che caldo! Di fatto, fin da subito abbiamo preso l’abitudine della pennichella dalle 13.30 fin quasi a sera. Per sfuggire la calura abbiamo fatto una escursione nella natura del Parco Nazionale della Sila. La strada sale sensibilmente e l’aria si fa subito più gradevole.

Lungo il tragitto non si incontra anima viva, se non greggi di mucche e capre, spesso e volentieri sulla stessa strada: una comica convincere il bestiame a lasciarci passare! Sulla via del rientro ci siamo fermati alla Riserva Naturale Poverella Mancuso, davvero caratteristica. Sempre per sfuggire al caldo, ci siamo goduti fino in fondo una crociera nelle Isole Eolie: Stromboli, Lipari – bellissimi scenari incontaminati – e Vulcano hanno scandito la gita.

L’attesa frescura ci accoglieva puntuali al tramonto, talvolta centellinando un aperitivo in un baretto di Tropea, uno dei tanti che guardano a ponente. L’atmosfera è tipica: un po’ rustica, un po’ autentica, un po’ demodè, ed è stata una sorpresa scoprire una movida gradevole, di ritmi lenti e suadenti, in perfetta sintonia con tutto il resto.

Tropea è una cittadina in cui è piacevole passeggiare a caso, scoprendo ad ogni angolo nuove bellezze, odori allettanti, sapori indescrivibili, artigianato locale e… persone! Possiamo sinceramente affermare che – bel mare, ottimo cibo ed escursioni a parte – la cosa che più ricorderemo è che ci siamo sentiti a casa nostra, inteso tra le mura domestiche: siamo tanto riservati qui da noi al nord, quanto al sud le persone sono calde ed aperte fin da subito. Inizialmente la cosa è imbarazzante poi… beh non se ne può più fare a meno.

Ma Calabria soprattutto sinonimo di buona cucina: gelati e dolci spettacolari, buonissimi calzoni ripieni di ogni cosa in spiaggia o nei baretti, ottimi ristoranti di pesce a prezzi accessibili, sorprendenti salumi, primi piatti piccanti, pizze eccezionali, e l’apoteosi dei piatti a base di cipolla rossa di Tropea (crostate, sughi, frittate, pizze…)…

Per nutrirsi c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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