In un periodo di lavoro intensissimo, ho voluto trovare il tempo per correggere i refusi di SANG REAL – il mio marchio di qualità artigianale 🙂 – e realizzare l’eBook di “Australiando, Riscoprirsi camminando tra Natura, Miti e Genti”.
Rileggendoli a distanza ravvicinata, sono stato contento di constatare che il mio romanzo ha proseguito nel solco di AUSTRALIANDO, ovvero sulla visione che mi illuminò in un’alba ormai lontana sulla sommità di Ayers Rock, Uluru per gli indigeni australiani.
Posso a ragione definire AUSTRALIANDO la mia opera di formazione letteraria, uno stile a metà tra l’intrattenimento e l’informazione per riportare l’attenzione di tutti su popoli che hanno sofferto e soffrono tuttora la predatorietà economica dei potenti, da qualsiasi parte venga.
Detto questo, mi sta venendo spontanea una riflessione. Io non racconto solo luoghi e storie, ma anche fatti. Cerco sempre di “raccontare la verità” con un approccio soft, accompagnando il lettore passo dopo passo. Forse è solo una mia impressione, ma in un momento in cui la narrazione dei media è pornografica (gravi fatti attualmente si susseguono, così estremi e ripetuti che diventano una sorta di abitudinaria routine, che nemmeno “vediamo” più tanto ci siamo abituati).
Non è bello, ma è così!
Ed è un atteggiamento molto grave: noi tutti che ci sentiamo – erroneamente – al sicuro ci mettiamo in pericolo da soli. Mi sto riferendo in articolare a fatti di cronaca politica di questi giorni di fine febbraio e inizio marzo 2023 che stanno a dimostrare nero su bianco la recrudescenza di un pensiero (Superiorità ideologica e razziale? Difesa dei confini, tutti i confini? O la pensi come me o sei fuori?) che fino a solo 2/3 anni anni fa sarebbe stato un abominio solo pensare potesse tornare. Invece nostalgici del fascismo sono usciti dai loro antri bui e nascosti, personaggi subdoli e – chiamiamoli con la sua parola – schifosi, e oggi li vediamo (e purtroppo sentiamo) in una istituzione democraticamente eletta come il Governo italiano.
I fatti di cui parlo sono l’episodio squadrista di Firenze, e le gravi lacune sul soccorso al barcone di disperati a Cutro. Le parole di Piantedosi e Valditara, ministri badate bene!, personaggi fuori da ogni dubbio fascisti, anche se ancora non capisco se ci sono o ci fanno, e perché sono finiti lì, dimostrano solo una cosa: il fascismo, QUEL fascismo, è già tornato nelle nostre case e quotidianità.
Ribadisco: teniamo tutti gli occhi bene aperti, e utilizziamo tutte le occasioni per opporci, insieme e pacificamente, contro i “forti” in difesa dei “deboli” perché tutti lo siamo se quelli ci prendono di mira.
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