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Recensioni libri: Namibia. Nel cerchio dei sospetti, di Rocco Luccisano

GIALLO ALLA MANIERA DI “DELITTI IN PARADISO”. Voto: 3,5 su 5

Autore: Rocco Luccisano. Editore: Amazon KDP. Anno: Agosto 2023. Pagine: 256. Genere: Giallo

Recensioni libri: Namibia. Nel cerchio dei sospetti, di Rocco Luccisano
Namibia. Nel cerchio dei sospetti, di Rocco Luccisano

Un buon giallo, un pochino sotto le mie aspettative in quanto l’ambientazione, la Namibia, mi aveva fatto sperare in un valore aggiunto perché sono ero e rimarrò sempre innamorato del genere “letteratura di viaggio”, oltre che del thriller, e trovare tutto insieme sarebbe stato il il top.

Dal sottotitolo non sfuggirà la somiglianza che ho trovato con la serie TV, che a me piace perché è easy, spensierata e vede detective normalissime persone con le normalissime gaffe e normalissimi problemi di tutti i giorni.

Il giallo è ambientato in quel di Luderitz, Namibia negli anni ‘50. La vittima è il candidato sindaco con allacci per nulla velati col potere economico. L’omicidio avviene davanti a tutti, durante un comizio. Unico sospettato è il sindaco uscente, Togute Kamate.

Si occupa dell’indagine lo squinternato ispettore Waldo Benson. Appena arrivato dalla capitale Windoeck, si trova catapultato in una indagine serrata in un momento molto delicato per la comunità. A giorni si terranno le elezioni del nuovo sindaco, ed è imperativo trovare subito il colpevole. Ma Waldo Benson sembra proprio del tutto inadatto: ha poco fisico e carisma, dimentica o perde le prove, si fa sfuggire indizi da sotto il naso… però è tenace, e anche divertente!

Waldo indaga tra maledizioni, situazioni pericolose (perché è maldestro), continui tentativi di depistarlo, come di licenziarlo. Fin da subito si fa il tifo per lui. Poi, incredibile, improvvisamente Waldo si trasforma da Cluseau nell’Hulk della situazione e troverà e inchioderà i tre colpevoli che hanno agito in contemporanea, gli uni all’insaputa degli altri.

Il romanzo è scritto bene e si legge bene, a tratti si ride, forse un po’ più del lecito, il che non è un male. Avrei dato volentieri mezzo punto in più se la Namibia fosse meglio eruttata dalle pagine, cosa che – almeno per me che ho una ventennale formazione da giornalista turistico, e più che doppia da viaggiatore – non è avvenuta.

Però lo consiglio: mica siete tutti viaggiatori 🙂

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